REGIONE VENETO

STORIA DEL VENETO


La regione Veneto si trova in un punto strategico d'Europa, in quanto è un luogo di passaggio tra l'area del Mediterraneo e quella dell'Europa del Nord Est. Questa terra fu già abitata nella preistoria, i primi insediamenti risalgono all'età del bronzo con gli Euganei e successivamente i popoli indoeuropei. La popolazione era prevalentemente pacifica, interessata più ai rapporti commerciali che non a quelli espansivi, ma erano comunque pronti a difendersi. Si dedicavano all'agricoltura, alla pesca, all'artigianato soprattutto alla lavorazione del bronzo e particolarmente all'allevamento dei cavalli. Nel 200 a.C. il territorio fu conquistato dai Romani i quali “patteggiarono” con la popolazione, annettendo i territori all'impero Romano con il nome della Decima Regio Venetia et Istria. Caduto l’Impero Romano nel 476 d.C., la regione fu invasa e saccheggiata dai barbari: Goti, Eruli, Unni e Longobardi. Le popolazioni delle città distrutte si rifugiarono nella laguna, fondando le città di Chioggia, Caorle, Grado e Venezia, fondando le fondamenta di quella che sarà la repubblica di Venezia. Nell'entroterra le città si stavano liberando dall'assedio dello straniero invasore e Venezia ne approfittò per sottometterle al suo dominio. Tuttavia, Venezia era attorniata da numerosi nemici a partire da coloro che avevano fondato la Lega di Cambrai e a mezza Europa, a questi si unirono anche i Turchi dell'impero Ottomano. Ciò nonostante la Repubblica di San Marco continuò a prosperare, le arti fiorirono in tutti i campi, fra queste la pittura dove emersero le figure di Tiziano, Giorgione, Veronese, e Canaletto; nell'architettura i nomi di Longhena e Palladio erano più conosciuti; per la scultura Canova; mentre nella musica si scoprono le figure di Vivaldi, Monteverdi, mentre nella letteratura Goldoni e Casanova. Tutto cambiò con l'arrivo di Napoleone, che riuscì a penetrare le difese della Serenissima e saccheggiò la città, per cederla successivamente agli Austriaci, sotto il cui dominio vi restò per 60 anni, per essere annessa nel 1866 assieme a tutto il Veneto al Regno d'Italia. Con le successive due guerre Mondiali, la regione conobbe un periodo di declino, questa fase temporale fu caratterizzata da una forte depressione economica, che vide allontanarsi la popolazione, cercando fortuna verso altri paesi come: Argentina, Brasile, Stati Uniti, Canada, Australia e nord Europa. Soltanto a partire dagli anni '60 il motore dell’economia torna a correre e da regione di migranti, si trasforma in polo attrattivo per la forza lavoro, in quanto le piccole - medie aziende metalmeccaniche offrivano dinamismo, a queste iniziarono a ruotare tutti gli altri settori come quello dell'artigianato per la produzione di mobili, calzature, abbigliamento, oreficeria e l'agricoltura.