L'economia del comune di San Gimignano è prevalentemente dominata dal turismo, seguito successivamente da quello dei servizi, non ultimo il settore primario, il quale si è sempre più specializzato nella viticoltura di uve che danno origine alla Vernaccia, fu il primo vino a ricevere l'etichetta DOC nel 1966.
Un altro prodotto tipico, molto esportato all'estero è la pianta del Croco, dalla quale si ricava una polvere dorata o tendente all'arancione che tutti noi conosciamo in cucina: lo Zafferano.
Il duomo di San Giminiano si affaccia sull'omonima piazza, fu edificato a partire dal XI sec. in stile romanico e ampliato in tempi successivi, sino a quando fu consacrato nel XII sec.
Il tempio è composto da tre navate sorrette da pilastri sormontati da volte a vela, arricchite da affreschi di autori Senesi, i quali raffigurarono immagini del Nuovo e Vecchio testamento ed il Giudizio Universale; a queste opere si susseguono statue e sculture di immagini di santi. Nel '400 fu realizzata in stile rinascimentale toscano la Cappella di Santa Fina, la quale fu affrescata dal Ghirlandaio, dove l'artista raffigurò San Gregorio nell'atto di annunciare a Santa Fina la sua morte terrena. Sotto l'altare della cappella riposano le spoglie della santa, ma fino alla prima metà del '700 le sue ossa erano custodite all'interno di un tabernacolo.
La chiesa intitolata a Sant'Agostino fu realizzata nel XIII sec. in stile romanico – gotico, nel centro cittadino, mentre il chiostro fu realizzato nel '400.
L'edificio presenta una semplice facciata, l'intero si compone di un'unica navata sormontata da un soffitto a capriate, culminante in tre absidi, qui sono custodite le spoglie del Beato Bartalo collocate all'intero di un monumento marmoreo, opera di Benedetto da Maiano, mentre gli affreschi di epoca cinquecentesca furono realizzati da Sebastiano Mainardi. Sull'altare maggiore si trova una pala d'altare con la Vergine fra Santi, opera del Pollaiolo, mentre nella cappella maggiore fu commissionato a Benozzo Gozzoli un ciclo di affreschi raffigurante la vita di Sant'Agostino.
Oggi il palazzo comunale è anche la sede del Comune, l'edificio si affaccia su piazza del Duomo, incastonato fra la torre Grossa e la Loggia del Comune. L'edificio divenne il palazzo del comune a partire dal '300, lo stabile presenta una facciata con due ordini, la prima parte decorata da pietre squadrate, mentre la seconda in laterizio, con una serie di archi realizzati come decorazione delle finestre. Fra le varie stanze si ricorda per importanza quella intitolata al poeta “Dante Alighieri”, che in essa soggiornò durante la sua permanenza a San Giminiano, qui si trova il dipinto della Maestà, opera di Memmi, il quale raffigurò la Madonna circondata da santi e angeli.
Nella Sala delle adunanze sono ancora conservati i sedili lignei decorati ad intarsio, da qui diparte la scalinata verso la Torre del Podestà.
All'interno del Palazzo si trova la sede del Museo Civico e la Pinacoteca, quest’ultima collocata al secondo piano dove trovano spazio le opere di Pinturicchio, Michelino Fiorentino e Mainardi, oltre ad altri artisti. Dal museo civico si può accedere alla Torre del Podestà edificata nel ‘300, la quale svetta per 51 metri.
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