COMUNE DI MONTERIGGIONI

Il borgo principale del comune di Monteriggioni sorse sul monte Ala, accanto alla via Francigena circondato dalle mura, che ancora oggi si ergono maestose, le quali conferiscono alla città una forma ellittica, esse si innalzano a protezione dell’abitato per circa 10 metri e hanno un diametro di 172 metri, suddivise da 14 torri. Le torri in origine erano più alte, ma nel ‘500 furono apportate delle modifiche e furono ridotte, per essere in parte rialzate nei primi anni del ‘900.
Grazie al camminamenti si può apprezzare il panorama sulla campagna circostante, oltre che degli edifici all’interno della piccola cittadina. Le mura e le torri della città sono da sempre una suggestione per i visitatori, anche per quelli celebri come Dante Alighieri, il quale nel XXXI canto dell’inferno, nel girone dei traditori, fa un richiamo alla cittadina, paragonandola ai Giganti.
L’accesso principale è quello attraverso la Porta Franca, denominata anche Romea, la quale guarda in direzione della città di Siena. Da piazza Roma si prosegue lungo via I Maggio e si raggiunge Porta San Giovanni, detta anche Fiorentina, in precedenza c'era un terzo accesso alla città, ma che oggi è stato murato.

Il castello di Monteriggioni fu edificato nel ‘200 per volere della città di Siena, su indicazione dell’allora potestà Porcari, in quanto si volle creare un primo ostacolo ai nemici fiorentini, tenendo sotto controllo la valle d’Elsa.
A difesa delle mura del borgo, oltre alle porte che presentavano rivestimenti in ferro, c’erano anche le carbonaie, fossati riempiti di carbone, che venivano incendiati nel momento in cui il nemico tentava l’attacco.
La roccaforte fu un baluardo duro da battere, la quale cadde in mani nemiche per colpa del tradimento di Giovannino Zeti, che aprì le porte della città nel 1554 alle armate di Firenze, guidate dal Marchese di Marignano.

Piazza Roma è il luogo principale sul quale si affaccia la Pieve di Santa Maria Assunta e dove è collocata la cisterna.
 
Luoghi Religiosi
Palazzi e Monumenti
Foto del Territorio

L’economia di Monteriggioni agli albori della sua storia era prevalentemente a carattere agricolo, le colture primarie erano la vite e l’ulivo, ma anche i boschi circostanti donavano il sostentamento per gli animali da allevamento. Oggi il territorio fornisce prodotti agricoli, per lo più cereali, mentre la sezione dedicata alla vite si è specializzata nella produzione di vini come il Chianti. Accanto al settore primario si è sviluppato quello secondario basato sulla lavorazione dei prodotti alimentari, mentre un nuovo segmento è quello della lavorazione della ceramica e del ferro. Il settore terziario negli ultimi anni grazie al turismo ha scoperto un nuovo potenziale, che richiama turisti da tutto il mondo, che vengono a scoprire i prodotti del territorio Toscano.

Cosa Visitare a Siena

Eventi e Manifestazioni

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In origine la Pieve di Santa Maria fu edificata in stile romanico con una suddivisione dello spazio interno in tre navate, successivamente furono apportate una serie di modifiche che determinarono la composizione della struttura interna con un’unica navata. La facciata a capanna presenta un portale in stile tardo medioevale, nella fiancata di sinistra sono ancora visibile cinque archi i quali si adagiano su pilastri, questo è l'unico resto della suddivisione della Pieve in tre navate. Adiacente alla chiesa si trova il Battistero di San Giovanni, il quale ha un basamento ottagonale, l’interno si presenta spoglio, senza decorazioni come l’esterno, l’unico elemento decorativo è rappresentato dagli archi che si intervallano nelle otto facciate delle pareti.