PROVINCIA DI MASSA CARRARA

COMUNE DI MASSA CARRARA

La Provincia di Massa e Carrara nacque nella seconda metà dell'800, è caratterizzata dalla presenza delle Alpi Apuane, le quali si innalzarono 225 milione di anni fa,  durante tutto il corso della storia sono state la cava da cui i popoli hanno estratto il marmo per realizzare opere d’arte e di ogni genere. Questo ha causato una forte devastazione del panorama.
La città di Massa si divide in due sezioni, una parte Medioevale che si raccoglie attorno alla rocca, mentre la seconda nata nel ‘500 si estende sul piano. Scendendo lungo il litorale troviamo la cittadina di Forte dei Marmi, la quale si sviluppa attorno alla fortezza del ‘700 voluta da Leopoldo I , il quale diede ordine di bonificare tutta la zona circostanze, composta da sole paludi. Da questo luogo partivano dal porto i blocchi di marmo diretti verso le varie committenze.

Lungo il litorale della Versilia si trovano i locali e le passerelle della movida estiva, la quale si estende da Marina di Carrara sino ad arrivare nella provincia di Lucca nella località di Viareggio.

Nel 1985 fu istituito il Parco Regionale delle Alpi Apuane per salvaguardare il territorio, che a partire dall’inizio del XX sec. soffriva a causa dell’industrializzazione cannibale, la quale ne inquinava il terreno e le acque. Sulle Alpi Apuane si trovano le cave di Marmo, questa tipologia di materiale è celebre in tutto il mondo, riconoscibile dal suo colore bianco inconfondibile, utilizzato già ai tempi dei Romani. Per celebrare tale importanza storica fu istituito il Museo del Marmo; le cave di Marmo fanno parte del sistema del Parco Naturale Regionale della Lunigiana, che racchiude un insieme di ambienti diversi fra loro, come le grotte carsiche che attirano gli amanti della speleologia e dell'alpinismo. Il Parco Naturale offre anche percorsi per appassionati di mountain-bike, a cavallo, in canoa, ma anche luoghi dove poter praticare la pesca lungo i torrenti. Nelle terre della Lunigiana sono vive ancora le antiche tradizioni come quella del pascolo, questi percorsi sono accessibili e collegati fra loro attraverso le mulattiere, le quali attraversano boschi di castagni e villaggi d'alpeggio, un insieme di natura e di urbanizzazione ecocompatibile, quest'ultima si rispecchia ancora oggi nei borghi rurali e nei mulini, legati alla tradizione locale.

Fra i fiumi della provincia citiamo il Carriore, in quanto attraversa la città di Carrara per sfociale nel Mar Ligure, il cui litorale è composto da fondali bassi e sabbiosi. Seguendo il corso del fiume Magra, si può percorrere la via Francigena, la quale percorre alcuni itinerari medioevali della provincia: Pieve di Sorano, Castello Malaspina di Fosdinovo e la Fortezza della Brunella.
Il territorio è composto da diversi centri medioevali e borghi racchiusi all'interno di mura:
Borgo Medioevale di Caprigliola
Borgo Medioevale di Casola
Borgo Medioevale di Filetto
Filattiera
Fivizzano
Pontremoli
 
Luoghi Religiosi
Palazzi e Monumenti

Piazze e Musei


Il territorio della città di Carrara era in principio un insediamento della popolazione dei Liguri, che nel II sec. a.C. non potettero resistere contro l'armata di Roma, che conquistò questo territorio. Successivamente i coloni romani scoprirono le ricche cave di marmo presenti sulle montagne e iniziarono l'estrazione di questa magnifica roccia, che decorò nei secoli templi e palazzi. Con la caduta dell'Impero Romano le cave furono utilizzate come rifugio contro le invasioni barbariche che infuriavano lungo la costa e le zone della pianura. Il controllo del territorio di Carrara passò in mano a diversi signori: Goti, Bizantini e i Longobardi. Questi ultimi accorparono il territorio della città al Ducato di Lucca, i quali furono sconfitti dai Carolingi guidati da Carlo Magno. Sul finire del X sec. prese il potere il vescovo Gottifredo, ma a seguito di una serie di malumori interni fra il potere del vescovo e i sui feudatari, il territorio di Carrara venne diviso fra i territori governati dal vescovo e fra quelli governati direttamente dai feudatari della Lunigiana. Con il trasferimento del vescovo nella vicina cittadina di Sarzana, la popolazione di Carrara, di parte ghibellina, insorse in ogni modo per contrastare il potere temporale, fino a proclamare Carrara libero Comune. Tuttavia la città fu nuovamente posta sotto il dominio dell'imperatore, il quale la pose sotto il controllo dei Malaspina; dal XIV al XV sec. il potere sulla città si avvicendò fra: Firenze, i Visconti e nuovamente i Malaspina. Nel '700 la città passò sotto il dominio degli Estensi di Modena, fatta eccezione per il periodo Napoleonico, che si dovette attendere la restaurazione per allocare i poteri come erano prima dell'invasione, sino all'unificazione del Regno d'Italia.

L'economia ha le sue radici nell'estrazione e lavorazione del marmo, a questo si affianca il settore del terziario dove il turismo compone la seconda grande fetta dell'economia locale soprattutto lungo la riviera dedicata alla balneazione, a seguire come punti di richiamo turistico sono i centri storici e le cave stesse, queste ultime diventano musei a cielo aperto. 
Lungo il litorale di Forte dei Marmi si trovano diversi locali della Movida, fra questi la celebre “Capannina” che fra gli anni ’50-’60 era la discoteca più rinomata del lungo mare. Nel XX sec. la città ha visto la nascita di una nuova corrente intellettuale, quella della satira, che ha portato di conseguenza alla nascita dell’omonimo museo.


Il settore secondario industriale ha al suo interno aziende relative al comparto della chimica e di trasformazione alimentare.

Il duomo di Massa è intitolato ai santi Francesco e Pietro. L’opera fu realizzata nel XIV sec. e ampliato nel secolo successivo, la facciata fu realizzata nel XX sec. con il bianco marmo di Carrara, l’interno è composto da un’unica navata in stile barocco, dalla quale si accede al sepolcro di Cybo Malaspina. Nell’altare maggiore si trova un affresco con la raffigurazione della Madonna opera del Pinturicchio . Attigui al Duomo si trovano i locali adibiti a museo di arte sacra.

Il duomo di Lucca è intitolato a San Martino, edificato nel X sec. su di un precedente impianto e rimaneggiato durante i successivi secoli. Il Duomo presenta una facciata in stile romanico, decorata dalle mani di maestri lombardi che realizzarono anche i gruppi scultorei. Fra le decorazioni spiccano quelle dei portali: la decapitazione di San Regolo, l’Annunciazione e l’adorazione dei Magi. Accanto al tempio sorge il campanile ultimato nel XIII sec. L’interno del duomo fu rimaneggiato nel corso dei secoli, l’ambiente interno si suddivide in tre navate, da una porta sulla destra si accede alla sagrestia dove si trova la tomba di Ilaria Del Carretto defunta nel 1405 (opera di Jacopo della Quercia), sull’altare maggiore  si trova una Madonna fra Santi opera del Ghirlandaio. Nella Navata di sinistra si trova il quattrocentesco Tempio del Volto Santo, il quale presenta una base ottagonale, per la cui realizzazione fu impiegato il marmo bianco di Carrara, qui è custodito un crocifisso ligneo del ‘200, una copia dell’originale risalente al VIII sec.

Il duomo di Carrara è intitolato a Sant'Andrea, l'edificio fu iniziato nel XI sec. e terminato nel ‘300. La facciata presenta una sequenza di marmi a fasce bianche e grigie, mentre al centro risalta il portale incastonato fra due pilastri culminanti in due capitelli istoriati, al di sopra dei quali si trova un rosone in stile gotico, accanto all’edificio si eleva il campanile di stile Ligure. All’interno del tempio si trova il gruppo marmoreo raffigurante l’Annunciazione e la Croce collocata sopra l’altare Maggiore realizzata nel XIV sec. Un’altra grande opera è il pulpito cinquecentesco realizzato in marmi policromi

La chiesa seicentesca del Suffragio, presenta un portale in stile barocco marmoreo istoriato, sormontato da una raffigurazione della Madonna con anime, elaborata su bassorilievo. L'interno è elaborato su pianta a croce latina, gli interni sono riccamente adornati in stile barocco, dove è risaltata la bellezza dei marmi policromi. Sull'altare maggiore si trova la pala d'altare con la raffigurazione della Madonna del Suffragio. La chiesa oggi non è più aperta al culto, durante gli anni novanta ha subito una serie di restauri per essere nuovamente aperta, ma con una destinazione diversa da quella per la quale era sorta, in fatti oggi ospita mostre temporanee.

Il palazzo dei Malaspina fu trasformato nel XVI sec. , inglobando il preesistente castello, realizzando il cortile interno e le logge. Con l'estinzione della casata nel '400, la proprietà passò ai duchi di Modena.

Il palazzo cinquecentesco era un tempo la residenza dei Cybo Malaspina, l’edificio nel suo ampliamento inglobò al suo interno il maschio de castello medioevale. Nel XIX sec. l’edificio fu donato da Elisa Bacciocchi all’Accademia di Belle Arti. 

Nel cortile del palazzo sono esposte opere di epoca romana e medioevale, fra queste anche dei bassorilievi romanici raffiguranti gli dei dell’Olimpo.

La rocca di Massa si erge su di una pianta quadrangolare, la composizione dei corpi di fabbrica si suddivide in un nucleo principale eretto in epoca medioevale, successivamente i Malaspina fecero costruire il palazzo nel XV sec. dove vi abitarono.

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