COMUNE DI LUCCA

La città di Lucca si trova lungo la strada della via Francigena, la quale da Roma porta a Canterbury; la città è cinta dalle mura cinquecentesche, le quali avevano lo scopo di proteggere la cittadina dalle mire espansionistiche dei Medici di Firenze, anche se un primo nucleo lo si fa risalire all'epoca romana, per essere modificate nel corso del XIX sec. per volere di Maria Luisa di Borbone, realizzando una passeggiata pubblica. Le mura hanno un perimetro di circa 4 Km, il progetto fu elaborato da diversi architetti, il primo fu Seghizzi (frate da Modena) che realizzò i primi due bastioni, successivamente fu messo a libro paga Alessandro Resta il quale realizzò la Porta San Pietro, sul finire del XVI sec. fu chiamato a dirigere i lavori Alessandro Farnese, il quale progettò gli undici baluardi, i quali si innalzavano per 10 metri a difesa della città Lucca. Lungo tutte le mura, sino al 1799, erano presenti una serie di cannoni pronti a qualsiasi attacco nemico, ma che furono trafugati dagli Austriaci durante la loro ritirata dal territorio Toscano.
Fu Maria Luisa di Borbone che volle ingentilire la cittadina modificandone l'aspetto difensivo,  fra le iniziative adottate spicca la realizzazione del giardino Botanico, che dal 1820 coltiva al suo interno diverse specie vegetali divenendo un laboratorio scientifico a tutto campo, qui si possono trovare piante esotiche, ma anche vegetazione autoctona dei monti Lucchesi; nel Museo Botanico sono invece conservate le specie rare e uniche.

Nel 1840 fu inaugurato anche un Caffè, denominato “caffè delle Mura”, il quale ancora oggi è un punto di ritrovo per la popolazione locale.

Attorno alla città di Lucca sorgono più di trecento ville edificate sulle colline circostanti, le quali furono realizzate a partire dal XIV sec., fra queste spiccano per importanza Villa Reale e Villa Mansi la quale vanta un parco realizzato da Filippo Juvarra, la terza villa è quella di Camigliano abbracciata da un parco nel quale sono presenti diversi giochi d’acqua. A queste si aggiunge la cinquecentesca Villa Bottini la quale nella seconda metà del XX sec. divenne di proprietà del Comune di Lucca dove durante l'estate si svolgono diversi eventi culturali e musicali, di questa villa si ricorda il Ninfeo ad opera del Buontalenti, oltre alle varie sale interne affrescate: sala di Diana, sala delle Virtù e la galleria sormontata da una volta a botte.

Nella provincia di Lucca si trova “Grotta del Vento”, questo luogo è un importante polo scientifico che attrae studiosi da tutta Europa, in quanto all’interno si trovano diversi microclimi. La Grotta fu denominata “del Vento” in quanto essa è attraversata da una forte corrente, questo evento è dovuto alla presenza di due aperture collocate in sezioni contrapposte della grotta.

PERSONAGGI ILLUSTRI DI LUCCA
Giacomo Puccini (compositore e massimo operista- 22-12-1859 /29-11-1924)
 
Luoghi Religiosi
Palazzi e Monumenti

Piazze e Musei


Lucca fu un dominio romano attorno II sec. a.C. i quali edificarono l'Anfiteatro nell'attuale Piazza Anfiteatro, il quale oggi è stato inglobato nella struttura degli edifici che si affacciano sulla piazza omonima.
Con la fine dell'Impero Romano la città passò sotto il dominio dei Longobardi e successivamente dei Carolingi. La città ebbe un forte impulso nel settore del commercio, soprattutto grazie alla lavorazione del baco da seta, tale merce era esportata in tutta Europa. Durante il medioevo divenne un libero Comune, sempre in questo frangente storico iniziò un nuovo flusso economico derivante dal pellegrinaggio dei fedeli verso Roma, i quali facevano tappa a Lucca che poter far visita alla reliquia del “Volto Santo”, custodita nel Duomo di Lucca.

Tuttavia anche nella città di Lucca le lotte intestine fra Guelfi e Ghibellini non mancarono, oltre a queste iniziarono anche le battaglie con le città vicine per il controllo dei territori circostanti. Fra le varie nemiche, Firenze fu quella più insidiosa. Fu verso la fine di questo stesso secolo che Lucca spinse il suo governo verso la realizzazione di una Repubblica, tale soggetto politico rimase attivo fino alla caduta della città per mano Austriaca sul finire del '700. La città nei primi anni dell'800 fu sotto l'impero Napoleonico e governata da Elisa Bonaparte e il marito. Con la restaurazione post napoleonica, Lucca passò sotto il dominio della casa di Borbone, per essere annessa al gran Ducato di Toscana nel 1847, fino a quando nel 1860 con un plebiscito popolare fu annessa al Regno d'Italia.

L'economia della città di Lucca si basa principalmente sul settore primario dovuto all'agricoltura e alla selvicoltura, mentre il settore secondario industriale ha una maggiore espansione in provincia, soprattutto nell'ambito della trasformazione e lavorazione del marmo.

Importante è anche il settore terziario avanzato del Turismo, soprattutto nel periodo primaverile estivo, in quanto le spiagge della Versilia iniziano a popolarsi: Viareggio, Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi, queste sono alcune delle maggiori zone balneari della provincia di Lucca; a queste si affiancano altri poli attrattivi come i centri termali a Bagni di Lucca.

TRASPORTI
Lucca presenta una buona viabilità, grazie anche alla presenza della vicina autostrada “Firenze – Mare”, a questa si unisce la strada statale 12 “Abetone – Brennero” la quale passa da Pisa e sale verso Bolzano.
Fino ai primi anni dell'800 a Lucca era presente un porto fluviale dal quale partivano le chiatte verso il canale della Formica, che metteva in comunicazione la città con i fiumi Serchio e Arno, attraverso i quali si giungeva sul Mar Tirreno. Con l'avvento della ferrovia il porto fluviale cadde di importanza, a fronte della maggiore velocità con cui la rotaia consentiva gli spostamenti.
È inoltre presente nella provincia di Lucca un piccolo aeroporto da turismo sito nel comune di Capannori.

L’edificio del XII sec. sorge sopra un’antica chiesa paleocristiana edificata dal vescovo di Lucca San Frediano, il quale la dedicò ai santi martiri Vincenzo, Stefano e Lorenzo. La facciata in pietra bianca fu adornata da un mosaico nel secolo successivo, ma riguardò solamente la parte terminante, dove fu raffigurato il Cristo redentore fra angeli, sotto di lui furono rappresentati i dodici apostoli in adorazione, i quali furono riprodotti appositamente con dimensioni ridotte rispetto alla figura di Cristo.
Il colore predominante è quello dorato dello sfondo, che ne illumina le immagini, la restante scena stilistica fu lasciata spoglia, dove troviamo un fregio sull’architrave del portale principale, una sezione di semicolonne con capitelli posta sotto al mosaico dorato e una coppia di oculi per lato. Di grande impatto visivo è sicuramente il campanile adiacente alla basilica, il quale fu realizzato nel ‘200 con una pianta quadrata e svetta con la sua forma elegante, culminante con una sezione merlata, mentre lungo tutto il corpo della struttura si susseguono monofore, bifore, trifore e quadrifore.  La basilica si sviluppa su tre navate terminanti in un’abside, la suddivisione dello spazio è dato dalle colonne romaniche adornate da capitelli,

sui quali poggiano gli archi che sorreggono i muri portanti terminanti con un soffitto ligneo. Ai lati delle navate laterali si aprono diverse cappelle votive, tra le quali le più importanti sono quella della Famiglia Tenta affrescato da Jacopo della Quercia e la cappella di Sant’Agostino opera del pittore Amico Aspertini. Nella navata destra si trova un fonte battesimale del XII sec. decorato con bassorilievi ove furono rappresentate scene della vita di Mosè, degli apostoli e dei mesi dell’anno; a incorniciare l’opera è la sezione posta nella lunetta nel muro alle spalle del fonte, dove si trova la raffigurazione della Vergine Maria con l’Arcangelo Gabriele su sfondo azzurro, adornata da volti di piccoli putti angelici e ghirlande. Nel mezzo della navata centrale, sul lato destro, si trova il pulpito marmoreo realizzato con marmi rossi e bianchi, mentre nella cantoria posta sopra il portale principale si trova l’organo monumentale di fine ‘400, opera realizzata dal mastro organaro Domenico di Lorenzo, restaurato ed ampliato nell’800. L’organo presenza delle decorazioni lignee dorate su tutta la struttura della cassa armonica, che si rispecchiano con le decorazioni realizzate in tutta la cantoria.

Il duomo di Lucca è intitolato a San Martino, edificato nel X sec. su di un precedente impianto e rimaneggiato durante i successivi secoli. Il Duomo presenta una facciata in stile romanico, decorata dalle mani di maestri lombardi che realizzarono anche i gruppi scultorei. Fra le decorazioni spiccano quelle dei portali: la decapitazione di San Regolo, l’Annunciazione e l’adorazione dei Magi. Accanto al tempio sorge il campanile ultimato nel XIII sec. L’interno del duomo fu rimaneggiato nel corso dei secoli, l’ambiente interno si suddivide in tre navate, da una porta sulla destra si accede alla sagrestia dove si trova la tomba di Ilaria Del Carretto defunta nel 1405 (opera di Jacopo della Quercia), sull’altare maggiore  si trova una Madonna fra Santi opera del Ghirlandaio. Nella Navata di sinistra si trova il quattrocentesco Tempio del Volto Santo, il quale presenta una base ottagonale, per la cui realizzazione fu impiegato il marmo bianco di Carrara, qui è custodito un crocifisso ligneo del ‘200, una copia dell’originale risalente al VIII sec.

La chiesa dei Santi Giovanni e Reparata sorgeva già nel VII sec., ma fu ricostruita nel XII sec.,  accanto al tempio sorge il battistero edificato nel XIV sec. terminante in una cupola ogivale. Durante la dominazione napoleonica la chiesa fu sconsacrata e utilizzata come archivio, solo dopo la restaurazione la chiesa fu riaperta al culto. L'interno della chiesa è suddiviso in tre navate, sorrette da colonne culminanti in capitelli, le quali terminano in un'abside. Qui fi realizzata la cappella di Sant'Ignazio in stile barocco su progetto di Domenico Martinelli, l'ambiente fu rivestito con marmi e affrescato con la raffigurazione della Gloria del Santo.

La chiesa intitolata a San Francesco fu edificata nel XII sec. e ampliata nel secolo successivo. La facciata si presenta bianca grazie all'utilizzo della pietra calcarea come rivestimento, ai lati del portale sono collocate due arcate sepolcrali. All’interno si accede attraversante un portale in stile gotico, qui ci si trova in un unico ambiente sovrastato da capriate, all'interno del tempio si trova anche il monumento di Giovanni Guidiccioni.    

L’edificio intitolato a San Michele si affaccia sull'omonima piazza, fu costruito antecedentemente l'anno 1000, la struttura si sviluppa secondo un profilo romanico e gotico, dovuto alle modifiche avvenute fino al XIV sec. La facciata del tempio è composta da quattro ordini di logge, culminante con la statua di San Michele arcangelo. L’interno è suddiviso in tre navate scandite da colonne decorate con capitelli di stile romanico, terminanti in un abside semicircolare. Sull’altare maggiore si trova un crocifisso del XII sec .

Campanile Chiesa S.Michele

La chiesa fu edificata nel 1100 sulle fondamenta di una precedente paleocristiana di origine Longobarda e rimaneggiata successivamente nel ‘200. La chiesa si presenta con una facciata rivestita di marmo verde e bianco, con gli architravi dei portali decorati con lunette, nel bassorilievo del portale centrale fu realizzato il momento della consegna delle chiavi a Pietro. La parte culminante a vela terminava con due bifore e due serie binate di colonnine sulle quali fanno seguito altrettanti archetti. Adiacente al tempio svettava il campanile, rivestito di marmo solamente per metà, lasciando il nudo mattone a vista, mentre si susseguono come ornamento della struttura campanaria aperture di bifore, trifore e quadrifore.

Chiesa S. Pietro Somaldi

Un lato del palazzo Ducale si affaccia su piazza Napoleone, quest'ultima fu realizzata agli inizi dell'800 nella quale fu collocato il monumento a Maria Luisa di Borbone, oggi la piazza è stata ridisegnata come isola pedonale.
Alla realizzazione del palazzo operarono diversi autori: Bartolomeo Ammannati sul finire del '500, mentre Francesco Pini diede il suo contributo nella prima metà del '700. Attraversando il portone d'ingresso si giunge al cortile interno circondato da un porticato, mentre al centro si trova la statua raffigurante il penalista Francesco Carrara. Procedendo verso il lato sinistro si accede all'incompiuto cortile degli Svizzeri realizzato dall'Ammannati, realizzato per il corpo di guardie Svizzere all'epoca della Repubblica.
Salendo lo scalone d'onore, opera ottocentesca realizzato da Lorenzo Nottolini, per volere di Maria Luisa di Borbone, si sale verso gli appartamenti signorili, oggi occupati dalla Prefettura e dalla Provincia; fra i vari ambienti si ricordano: la loggia degli staffieri affrescata da Luigi Ademollo e la loggia dell'Ammannati decorata a grottesche.

Il palazzo fu eretto nel ‘500 ed è arrivato sino ai giorni nostri con gli arredi e le decorazioni originarie del tempo. Fra le varie stanze le più celebri sono quella della Musica e la sala dell’Alcova, in quest’ultima è presente un letto a baldacchino. Palazzo Mansi è divenuto la sede della Pinacoteca Nazionale, la quale si compone per gran parte dei pezzi dalla donazione fatta da Leopoldo II nella prima metà dell’800. Le opere esposte rappresentano diverse scuole della penisola italiana, da quella Lombarda a quella Romana e del sud Italia, avendo come fulcro centrale i maestri toscani come il Bronzino e Andrea del Sarto.

Il palazzo tra la metà del XIX sec. e i primi anni del ‘900 fu la sede della birreria Pfanner, di cui oggi non resta altro se non le ghiacciaie. Qui furono girati anche celebri film come “Il Marchese del Grillo” di Alberto Sordi e “Ritratto di Signora” con l'attrice Nicole Kidman.
Difronte al giardino si erge il seicentesco palazzo Pfanner voluto dalla famiglia di mercanti di seta Moriconi, che caddero in rovina e dovettero vendere il palazzo per pagare i debiti; l’edificio passò alla famiglia dei Controni che rinnovò e ampliò il palazzo, i quali realizzarono lo scalone monumentale e il giardino ad opera dello Juvarra, il grande architetto che progettò la Venaria Reale di Torino. Le pareti furono affrescate solamente nel ‘700.
Purtroppo nel corso dell’800 le economie della famiglia Controni vengono meno e cercano di sopperire a tale mancanza affittando parte delle sale del palazzo. La svolta arriva quando Felix Pfanner produttore di birra austriaco scese a Lucca e prese in affitto parte del palazzo per insidiare le attrezzature e i macchinari per la produzione della birra. Tale produzione fu così florida per il tempo che gli permise di acquistare l’intera proprietà delle mura del palazzo, divenendo la prima fabbrica del Ducato di Lucca. Tuttavia il birrificio concluse la sua attività nel 1929. Il palazzo è ancora della famiglia Pfanner che attraverso eventi e mondanità tiene vivo il palazzo; il palazzo custodisce anche un’esposizione di attrezzature medico- chirurgiche e testi di medicina.

Palazzo Pfanner
Giardini Palazzo Pfanner

La torre dell'orologio si innalza per 50 metri circa, la quale fu costruita attorno al '200, ma l'orologio fu incorporato solo nel secolo successivo per volere del Consiglio Generale. Tuttavia la torre divenne di dominio pubblico solo nel XV sec. quando fu acquistata dalla città di Lucca, cambiando il nome in Torre Civica. Per salire verso gli ingranaggi dell'orologio sono ancora presenti i gradini realizzati in legno originali del tempo, che in totale sono ben 207.

La torre Guinigi appartenne alla potente all'omonima famiglia, che nel medioevo possedeva grandi ricchezze e proprietà nella città di Lucca. La torre e il palazzo adiacente furono donati dall’ultimo discendente della casata al comune.
La Torre Guinigi è una delle ultime 250 case torri rimaste a Lucca, sulla cui sommità spiccano i rami dei lecci, piantati nel giardino pensile secoli addietro. La torre è annessa al palazzo Guinigi, entrambe i corpi di fabbrica furono realizzati in mattone con le finestre decorate con trifore e quadrifore adornate da esili colonnine, su cui poggiano le arcate a tutto sesto. La torre è visitabile pagando un ticket, dalla reception inizia la lunga scalinata di più di 200 gradini. Lungo le pareti sono collocati dipinti con raffigurazioni medioevali della storia della città di Lucca. Dopo una serie di rampe la scala termina ed inizia la sessione più difficoltosa, quella costituita da rampe più strette e impervie, adatte al passaggio di una sola persona per volta, sino ad arrivare alla sezione delle rampe in ferro, le quali conducono alla sommità del giardino pensile, da dove si può ammirare la città di Lucca a 360 gradi, dalle Alpi Apuane sino a scendere lungo la dorsale Appenninica.
In questo giardino segreto sono presenti lecci, che già nel ‘400 erano descritti all’interno di diverse cronache di viaggiatori.

Piazza Anfiteatro presenta una forma ellittica, dovuta al fatto che all'epoca romana qui sorgeva un anfiteatro, la struttura e i materiali della costruzione romana furono impiegati o inglobati nelle abitazioni circostanti realizzate in epoca medioevale. Nel 1830 furono approvate norme per il recupero degli spazi e di ciò che rimaneva dell'anfiteatro, cercando di rivalorizzare l'area, che nei secoli aveva visto diversi utilizzi della struttura, fra cui anche un carcere. Oggi questo spazio pubblico nel mese di Luglio si riempie di musica, che allieta le serate della movida notturna.

La piazza di San Martino, centro religioso della città, segue una scenografia strutturata su tre diverse sezioni, sulle quali si affacciano: il Duomo, l’Opera del Duomo e il cinquecentesco palazzo Bernardi – Micheletti. Adiacente alla piazza si trova in oltre il Museo della cattedrale, ricavato all’interno di un complesso di corpi di fabbrica, fra cui: una “Casa Torre” , una trecentesca abitazione e una chiesa cinquecentesca.

In Piazza San Michele un tempo sorgeva il foro della città, sulla piazza si affaccia l’omonima chiesa e il quattrocentesco Palazzo del Pretorio. Al centro della piazza fu collocata la statua raffigurante Francesco Burlamacchi.

Sulla piazza del Salvatore sorge la torre del Veglio e la chiesa di San Salvatore edificata nel 1100, quest’ultima rimaneggiata nell’800.

Questa strada è la più celebre di Lucca e della provincia, non solo perché è piena di negozi di tendenza, ma anche perché su di essa si affacciano importanti palazzi come: palazzo Brancoli Busdraghi, Buonvisi, Trenta, Sani, la torre delle Ore, il complesso delle casa Barletti e la chiesa di San Cristoforo.

All'interno del Baluardo di San Paolino si trova il Museo Virtuale, allestito solo durante il periodo estivo, dove il susseguirsi di immagini e realizzazioni informatiche raccontano la storia di Lucca.

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