PROVINCIA DI PESARO URBINO

COMUNE DI PESARO URBINO

La città di Pesaro si affaccia sul Mar Adriatico, presenta un litorale sabbioso, dal quale sfocia il fiume Foglia; la città di Urbino invece si estende su di una superficie collinare che superano di poco i 500 metri di altitudine. La provincia a ovest è solcata dagli Appennini dove le vette raggiungono i 1700metri di altitudine: M. Carria (1701 m.), M. Nerone (1525 m.) e M.Carpegna (1415 m.), mentre avvicinandosi verso la costa i rilievi discendono: M.Paganuccio (976 m.). La provincia è ricca di corsi d'acqua: fiume Foglia nel quale confluiscono diversi affluenti fra i quali l'Apsa, Metauro con affluente il Candigliano e Burano, ed in fine il Cesano che funge da confine naturale con la provincia di Ancona, nel quale si gettano le acque del Cinisco.

La città di Urbino si trova fra le valli del Metauro e del Foglia, fu la città del ducato di Federico da Montefeltro, che realizzò una città straordinaria in grado di competere per bellezza e fonti artistiche con le celebri capitali dell'arte di tutti i tempi come Roma, Venezia, Mantova e Firenze. Grazie alla visione e al senso di mecenatismo, Federico riuscì ad attrarre nel ducato di Urbino talenti di ogni ramo culturale. La città è ancora oggi racchiusa all'interno delle sue mura cinquecentesche, riuscendo  a conservare tutta la sua bellezza architettonica, tanto che nel 1998 il centro storico della città fu nominato dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità.
















 
 

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La città di Pesaro (Pisaurum) fu fondata dai Romani nel 184 a.C. dopo aver sottomesso i Piceni che abitavano già da secoli queste terre, diventando una città molto importante sulla via Flaminia.
Con la caduta dell’impero Romano la città fu distrutta e successivamente ricostruita, le terre furono contese fra i Goti e Bizantini e successivamente fra i Longobardi e i Franchi; l'imperatore franco Pipino detto "il Breve" regalò la città di Pesaro nel VIII sec. d.C. allo Stato Pontificio, anche se a governare sulla città fu posto un emissario dell'impero. Pesaro fu libero comune nel XII sec. ma questa libertà durò poco in quanto la città fu presa prima dalla signoria riminese dei Malatesta, per poi passare agli Sforza di Milano ed ai della Rovere che detennero il potere fino al XVII sec. secolo in cui morì Francesco Maria II della Rovere e la città tornò in mano alla stato Pontificio. Nel 1860 la città fu annessa al Regno d'Italia.
Agli inizi del ‘900 furono abbattute le mura cittadine e l’espansione urbana andò sempre più ad appropriarsi dei territori lungo la fascia costiera.

La città di Urbino conserva ben poco del suo passato Imperiale, fino a noi è giunto solo il teatro romano. Con il crollo dell'impero la città di Urbino fu in balia delle lotte fra i Goti e i Bizantini. Nel XIII sec. la città fu posta sotto il controllo del Ducato dei Montefeltro, l'apice della gloria e della magnificenza di Urbino arriverò nel '400 con Federico da Montefeltro, il quale fu una persona carismatica, noto diplomatico e mecenate, il quale iniziò una serie di opere di ammodernamento della città, richiamando alla corte grandi maestri di ogni Arte. Sono questi gli anni in cui iniziarono la costruzione di opere magnifiche come il palazzo Ducale, opere pittoriche e affreschi nelle chiese. Urbino fu anche la città che diede i natali a Raffaello e Bramante, i quali nacquero nel XVI sec. e nello stesso secolo fu fondata l'Università. Con la morte dell'erede di Federico da Montefeltro, ovvero il figlio Guidobaldo, il ducato passò in mano a Francesco Maria I della Rovere, che trasferì la corte a Pesaro, decretando la decadenza della città. Alla morte di Francesco Maria il ducato passò nuovamente allo Stato Pontificio, che ne prese possesso dal 1625, con questo ultimo atto fu sancita anche la perdita dei volumi che custodiva la biblioteca di Urbino, convogliata nella biblioteca Vaticana a Roma. Nel 1860 Urbino entrava a far parte del Regno d'Italia.

L’economia di Pesaro si basa principalmente sulla piccola e media industria, dove a farla da padrone è il settore del mobile, infatti sul territorio si trovano le industrie: Faber, Scavolini e Berloni, note in tutto il mondo per gli arredi. A questo settore si affianca quello della produzione di motocicli e motori come la Benelli.
L’agricoltura ha puntato sull’innovazione e sulla selezione dei prodotti, trainata dalla nuova green economy e dai prodotti a marchio BIO

Il settore terziario ha realizzato una forte rete informativa basata sul turismo, il cui spetto diparte da quello balneare nella stagione estiva: un esempio fra tutte la località di Gabicce Mare e Fano, la quale si affianca a quello culturale che fornisce un’entrata durante tutto il corso dell’anno alla quale sono da aggiungere le rocche e i borghi dell’entro terra della provincia di Pesaro – Urbino ed i Festival e le manifestazioni, fra queste ultime si ricorda l’importante Rossini Opera Festival, che attira artisti e turisti da ogni angolo del mondo.

Il duomo di Urbino è dedicato a Santa Maria Assunta, fu commissionato al Martini su volere di Federico da Montefeltro. Nel '700 un terremoto fece crollare la cupola, tale evento costrinse gli abitanti a far leva sulle proprie forze economiche per ricostruire il tempio. La facciata settecentesca è ornata da cornici, mentre lungo il perimetro dei timpani furono collocate cinque statue raffiguranti: Fede, Speranza e Carità; le altre due statue rappresentano i Santi Agostino e Crisostomo. L'interno fu realizzato tenendo sempre l'impianto a tre navate su pianta a croce latina, sormontate da volte a botte.  Accanto al duomo fu realizzato il Museo Diocesano Gianfrancesco Albani, dove sono esposte opere e paramenti sacri di inestimabile valore

La chiesa intitolata a Sant'Agostino fu eretta nel XV sec. la quale presenta una facciata adornata da un portale gotico in pietra d’Istria sorvegliata da statue e leoni.

La chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, fu edificata nel XIII sec. e modificata nel corso dei secoli, a conferma dei diversi stili architettonici che si sono susseguiti è l’interno del tempio, il quale si presenta in stile barocco. Nell’abside fu ricavato un tempietto dove è fu collocata l’immagine della Madonna delle Grazie, ritenuta dei fedeli fonte di miracoli.

La casa dove nacque Gioacchino Rossini era un’abitazione modesta, trasformata successivamente in un piccolo museo, il quale espone oggetti personali dell’artista assieme al mobilio.

Il conservatorio fu realizzato grazie anche al lascito devoluto dall’artista Gioacchino Rossini al comune di Pesaro nel 1868. Il conservatorio fu realizzato all’interno di Palazzo Olivieri, dove fu edificato anche il tempietto Rossiniano dove si conservano spartiture e cimeli dell’artista.

Il palazzo Ducale di Pesaro fu costruito nel '400 per volere di Alessandro Sforza, oggi è la sede della prefettura. Il palazzo si apre con un portico sorretto da sei arcate poste su altrettante colonne , mentre il piano superiore presenta una serie di decorazioni attorno alle finestre.

Il palazzo Ducale di Urbino ospita la sede la Sovraintendenza ai Beni artistici e storici della regione Marche: Galleria Nazionale delle Marche, Museo Archeologico Urbinate e il Museo della Ceramica.
L'edificazione del palazzo Ducale iniziò agli inizi del '400, successivamente per volere del Duca Federico da Montefeltro iniziarono i lavori di modifica della struttura, incaricando Luciano Laurana nella seconda metà dello stesso secolo, il quale si adoperò per la realizzazione del cortile d'onore, adornandolo con un porticato sorretto da archi a tutto sesto, il prospetto occidentale e i torricini. Per la realizzazione delle ali del Palazzo Ducale fu chiamato Giorgio Martini, il quale diede al palazzo un'armonia geometria.
Nella sezione del piano nobile si trova la Galleria Nazionale delle Marche, mentre l'ala più preziosa del palazzo è quella dedicata agli appartamenti del Duca Federico composti dalla sala delle Udienze con la raffigurazione della “flagellazione” opera di Piero della Francesca, la cappellina di Guidobaldo, lo studio del Duca, la cappellina del perdono, il tempio delle muse, la camera da letto del Duca ornata dal ritratto del duca Federico da Montefeltro in compagnia del figlio Guidobaldo, la sala degli angeli ove si trova l'affresco del “Miracolo dell'Ostia Profanata” opera di Paolo Uccello e la sala delle veglie.
L'appartamento della duchessa si compone anch'esso di diversi ambienti: il salotto della duchessa dove si trova il ritratto “della Muta” opera di Raffello e il “Cristo Benedicente” del Bramante. Nella camera da letto della duchessa è collocata “l'ultima cena” opera di Tiziano e arazzi fiamminghi Coxie alle pareti, a seguire la stanza del guardaroba e la sala del trono, dove in quest'ultima si trovano gli arazzi degli Atti degli Apostoli, opera realizzata seguendo i disegni di Raffaello.

Rocca Costanza fu edificata nel XV sec. per scopi difensivi e militari, presenta un fossato difensivo attorno alle mura e quattro torrioni di forma cilindrica ai lati della costruzione.

La piazza del Mercatale era l'antico mercato fuori le mura di Urbino, oggi divenuto un parcheggio, da qui si accede alla città attraverso la seicentesca porta Valbona.

Piazza del Popolo di Pesaro è sia il centro politico che quello economico della città, nella quale fu collocata la seicentesca fontana con i tritoni opera di Lorenzo Ottoni. Sulla piazza si affacciano: il palazzo cinquecentesco della Paggeria, il palazzo delle poste e il quattrocentesco palazzo Ducale edificato per volere di Alessandro Sforza, oggi sede della prefettura.